Raffaello Sanzio: con le wallpaper l’Arte è di casa
Nel 2020 si celebra il cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio: numerose le iniziative online e una sorpresa per chi desidera vivere l’arte rinascimentale anche in casa o in ufficio.
L’Italia sta dando grande prova di forza, di coraggio, di resistenza e di collaborazione. Nonostante la tragicità di queste settimane, la nostra Italia ce la farà, perché è la madre della bellezza, della virtù, che sopravvive al di là di ogni vizio e criticità. È la madre di menti brillanti e geni che il mondo ci invidia ed esalta. L’Italia è la madre di Raffaello Sanzio, il terzo gigante dell’arte rinascimentale con Leonardo e Michelangelo, che il 6 aprile 1520, esattamente 500 anni fa, moriva lasciando agli italiani la raffigurazione della bellezza assoluta.
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Per celebrare tale ricorrenza, erano state programmate numerose iniziative non solo in Italia, ma in tutto il mondo, che ora sono visibili online. Con #RaffelloInMostra, le Scuderie del Quirinale a Roma riaprono virtualmente le porte con video-racconti e passeggiate virtuali all’interno delle varie sale per ammirare alcune tra le più belle opere esposte, tra cui La Madonna del Granduca delle Gallerie degli Uffizi, la Santa Cecilia dalla Pinacoteca di Bologna, la Madonna Alba dalla National Gallery di Washington, il Ritratto di Baldassarre Castiglione, umanista e autore del celebre Il cortegiano e l’Autoritratto con amico dal Louvre, la Madonna della Rosa dal Prado e la Velata, di nuovo dagli Uffizi. Il tutto arricchito da dettagli e curiosità.
Raffaello, La Velata, 1516 circa, Olio su tela, 60.5 x 82 cm, Galleria Palatina, Palazzo Pitti, Firenze
Particolare della Madonna del Granduca di Raffaello, Galleria Palatina a Firenze
Raffaello Sanzio, Autoritratto con un amico, 1518-1520, Olio su tela, 83 x 99 cm, Parigi, Museo del Louvre
Sono a disposizione degli amanti dell’artista urbinate, approfondimenti e incursioni nel backstage attraverso i canali social, con cui interagie con l’ahsatg #RaffelloOltreLaMostra.
Raffaello Sanzio: l’artista del Rinascimento italiano
Sin da piccolo, il giovane artista apprese i fondamenti della pittura dal padre Giovanni Santi, attivo presso la corte dei Montefeltro, e in seguito nella bottega del Perugino. Nel periodo umbro-senese la sua fama crebbe, grazie a opere come la Crocifissione Gavari (esposta alla National Gallery di Londra) e al celebre Sposalizio della Vergine, oggi conservato alla Pinacoteca di Brera, a Milano.
Raffaello Sanzio, Lo Sposalizio della Vergine, 1504, Pinacoteca di Brera, Milano
Il soggiorno a Firenze e l’incontro con Leonardo e Michelangelo fecero sbocciare il suo stile, teso a rappresentare il bello ideale, oltre i limiti della Natura, grazie alla ricerca di una determinata resa luminosa. Peculiarità che emergono dalla serie di Madonne, su tutte La Madonna del Cardellino, e dai numerosi ritratti.
Raffaello Sanzio, Madonna del Passeggio (1516-1518). Olio su tavola, 88 cm x 62 cm. National Gallery of Scotland, Edimburgo
Arrivò a Roma nel 1508, chiamato da Papa Giulio II. Il periodo romano ne segnò la maturità: le figure fino, ad allora geometriche, divennero sempre più realistiche e l’impostazione dello spazio era sempre più complessa. A Roma, Raffaello realizzò capolavori immortali come gli affreschi della Stanza della Segnatura, come la Scuola di Atene, e delle Stanze Vaticane.
Chiamato, dopo la morte di Bramante, a dirigere i lavori della basilica di San Pietro, progettò tra gli altri la Cappella Chigi in Santa Maria del Popolo, Palazzo Jacopo da Brescia e Palazzo Alberini.
La Trasfigurazione rappresentò la summa poetica e artistica dell’artista urbinate, che morì senza completarla, nell’aprile del 1520 a Roma. Sepolto nel Pantheon, Pietro Bembo gli dedicò il seguente epitaffio: «Qui è quel Raffaello da cui, fin che visse, Madre Natura temette di essere superata, e quando morì temette di morire con lui».
Anche Migliorino Design ha pensato di celebrare la grandezza di Raffello Sanzio, con una wallpaper ideale per location in cui “L’Arte è di casa”. Per il rivestimento estetico di seguito, è stata utilizzata l’immagine “Scuola di Atene”.
