Search

Migliorino Design©

  -  Art   -  Arte e memoria
migliorino

Nel 2013, il nostro artista Gianluca Migliorino ha partecipato come guest artist al Festival Internazionale dell’Arte nella valle della Loira, in Polonia.

 

festival dell arte

Palazzo WOJANOW sede del Festival Internazionale dell’Arte

L’invito al Festival è stato offerto direttamente dall’organizzatore e patrocinatore, il Maestro Michael Maciaszczyk, conosciuto qualche mese prima da Migliorino. Il Maestro, oggi Brand Ambassador della Migliorino Design, ha mostrato all’artista una realtà all’interno della quale l’artista ha capito di potersi muovere con disinvoltura: l’Arte. Il Festival è una compagine fatta di creatività, poesia, musica e arti visive, un enorme progetto culturale ed interdisciplinare. In questa occasione prende maggiormente forma nella mente dell’artista, la genesi di ciò che avrebbe realizzato, il progetto artistico che stava per nascere. Dopo essere rientrato in Italia, infatti, Migliorino trova la sua strada, incontra Flavio Civita e grazie a questo sodalizio, prende finalmente vita quella che oggi è la Migliorino Design.

Durante la permanenza al Festival dell’Arte, Migliorino ha fatto la conoscenza di numerose personalità di spicco: musicisti, artisti, fotografi, registi e volti noti nel campo artistico.

Tra queste personalità vogliamo ricordarne una in particolare, in questa settimana così importante che vede protagonista il 27 gennaio, il Giorno della Memoria per non dimenticare la tragedia della Shoah: il fotografo di fama mondiale Ryszard Horowitz.

 

Ryszard Horowitz

Ryszard Horowitz

Horowitz è un fotografo polacco che ha trovato la sua fortuna negli Usa, dove si è trasferito dopo la Seconda guerra mondiale, nel 1959.
Dopo aver frequentato la scuola d’arte, nel 1963 diventa assistente del grande Richard Avedon, affiancandolo nei famosi shooting con Salvador Dalì. Più avanti Horowitz apre un suo studio, proprio a New York, e si contraddistingue per la complessa composizione dell’immagine, così come per la tecnica dell’esposizione multipla: da qui il suo autodefinirsi “photocomposer”.

 

Pearly Hand

Pearly Hand 1971

Le sue opere hanno gusto surrealistico, il fotografo ama ritrarre la musica, nel suo portfolio si può ammirare una lunga serie di scatti dedicati ai jazzisti, eroi degli anni ‘60; oltre a comporre, Horowitz ama scomporre, come testimonia la sezione Architecture del portfolio, dedicata per lo più al suo paese, la Polonia.

Nedda

Nedda 1969

Ricordiamo proprio in questa settimana l’artista Ryszard Horowitz anche perché, all’età di soli 5 anni, è stato deportato nel campo di concentramento polacco di Auschwitz, liberato un anno dopo grazie all’intervento dell’esercito russo.
Ricordiamo sicuramente tutti il pluripremiato film sull’olocausto Schindler’s List (1993, Steven Spielberg), la storia di un uomo d’affari tedesco che decide di salvare migliaia di vite umane dallo sterminio nazista. Nella scena finale del film vediamo una serie di sopravvissuti camminare verso la tomba di Oskar Schindler e lasciare una pietra in segno di rispetto ed eterna devozione. Tra i primi a posare la propria pietra c’è proprio Ryszard Horowitz.

 

La vita di Horowitz non è quindi solo testimonianza di Arte ma anche di forza, caparbietà e sensibilità.
E fortemente, caparbiamente e sensibilmente noi vorremo sempre ricordare e celebrare il Giorno della Memoria per sostenere l’idea che “tempeste devastanti” come l’olocausto non debbano mai più verificarsi.

Hai bisogno di aiuto? Scrivici